Il grande muro rosso

Il grande muro rosso / Britta Teckentrup, Gallucci, 2018       

Ci sono tanti muri nella vita, Topino.
Alcuni li alzano gli altri, ma la maggior parte li costruiamo noi stessi…
Se apri la mente e il cuore, quei muri spariranno uno dopo l’altro, e scoprirai tante cose belle che non immagini neanche.

Ancora un libro sui muri. Sì, perché penso che soprattutto in questo periodo, come scrive l’autrice “non c’è limite a ciò che possiamo scoprire di noi stessi e del mondo se alimentiamo la curiosità invece del timore”.

La storia in breve,
Un topolino curioso (curioso come nel bel titolo Abbassi i muri di Ferri, pubblicato da Minedition) che vive in un paese circondato da un muro rosso, inizia a fare La domanda: “Cosa c’è dietro il muro rosso” agli amici.
Il Gatto Fifone risponde che serve a proteggerli perché dall’altra parte è pieno di pericoli.
L’Orso Saggio è troppo vecchio e non gl’importa più nulla.
Alla Volpe Allegra non interessa e pensa che topino faccia troppe domande “prendi le cose come sono e anche tu sarai felice come me”.
Il Leone Senza Ruggito è triste e pensa che dietro il muro non ci sia niente, solo un grande nero.
Fortunatamente un giorno arriva un uccello colorato che viene di là dal muro.
Topino gli chiede di essere trasportato per poter vedere cosa c’è dietro il muro.
Ed ecco che insieme volano al di là del muro e per Topino sarà la scoperta di un mondo molto diverso rispetto ai racconti degli amici e che con coraggio si possono fare scoperte importanti, addirittura scoprire che i muri, se lo vogliamo, non ci sono!
A voi il finale.
Io vi segnalo che il grande muro e tutto rosso, l’uccello è azzurro e azzurri sono anche i risguardi di copertina.

Dell’autrice nata ad Amburgo trovate tradotti altri libri che potrete cercare in biblioteca o in libreria. Gallucci aveva pubblicato nel 2014 anche Uno come nessuno un libro interessante per giocare (che trovate nelle recensioni più vecchie).
Il suo L’uovo (pubblicato da Prestel e non ancora tradotto in Italia) ha avuto menzione speciale al Bologna Ragazzi Awards per la non fiction.