La grande storia di un piccolo tratto / Serge Bloch, Clichy, 2017
Stavo camminando quando l’ho visto. Era un pezzettino lungo il sentiero Un giorno senza farci troppo caso, l’ho appoggiato su una pagina del mio quaderno. E lui si è mosso appena… siamo diventati due amici inseparabili
Cosa trova il bambino per strada? All’inizio ho pensato ad un piccolo gessetto poi pagina dopo pagina ho pensato ad un nastro…
Tu puoi immagina quello che più ti piace. Certo è il colore, rosso, e che quel pezzo di “tratto/niente” si muove, si arrotola, si chiude, gioca, inizia a fare cose semplici e poi sempre più difficili. Aiuta il protagonista ad avere meno paura a immaginare il futuro.
Poi il bambino diventa grande ma il “suo tratto” ormai è con lui e l’accompagna per tutta la sua vita, fino a quando insieme decidono che è arrivato il momento di lasciarne un pezzettino per strada perché qualcun altro (una bambina!) lo possa trovare e….incominciare.
Il testo, in prima persona, è certamente una biografia di Serge Bloch, del suo essere artista con tanti rimandi alla sua vita.
Tutta da leggere è la lunga lista di illustratori, pittori, artisti (Quentin Blake, Tomi Ungerer, Sempé, Siné, Paul Klee, Joan Mirò per citarne solo alcuni) a cui Bloch dedica il suo libro. Talmente lunga che termina con “e tutti gli altri…”
Dal libro è stata tratta un’applicazione che puoi trovare all’indirizzo
che permette, leggendo e disegnando, di dare vita alla storia.