La mia città sul mare

La mia città sul mare / Joanne Schwartz, Sydney Smith. Pulce, 2020

 

Dalla mia casa si vede il mare. Il mare aperto, le onde hanno delle creste bianche. Il mare luccica… calmo e tranquillo. Il sole tramonta lentamente sprofondando in mare.

 

Quante chiavi di lettura possiede questo libro. All’inizio sembra la storia di una famiglia o meglio di un ragazzo che ci racconta con il suo ripetitivo “funziona così”, le sue giornate estive sempre uguali.

Poi si incontrano intere pagine che descrivono il mare ma capisci quasi subito che la storia che vuole raccontare l’autore è un altra. Si incontrano pagine  scure, con piccole figure che scavano, dove possiamo leggere sempre la stessa frase:” e laggiù, nelle profondità della terra sotto il mare, c’è mio papà a scavare il carbone”. Per tutto il tempo della storia i pensieri del ragazzo sono rivolti a suo padre, che sta estraendo carbone nelle profondità della terra, sotto il mare.

Ho trovato commovente la doppia pagina sulla visita, al cimitero, al nonno. “Mio nonno diceva sempre, seppelliscimi di fronte al mare ragazzo, ho faticato troppo tempo e troppo duramente sottoterra”.

Le ultime pagine descrivono il ritorno a casa del papà, la cena con tutta la famiglia riunita al tavolo della cucina, il momento delle chiacchere e del riposo. Tutto descritto con grande serenità.

Ma il ragazzo sa bene che le gallerie buie sottoterra lo aspettano. “Un giorno toccherà anche a me . Sono figlio di un minatore. Nella mia città funziona così”.

Le splendide illustrazioni di Sydney Smith, il pluripremiato illustratore di Fiori di città (v. scheda all’interno del sito), mostrano il contrasto tra una giornata di mare frizzante e il buio sotterraneo dove i minatori scavano.

Nell’ultima pagina trovate una nota dell’autore che ci parla dei villaggi minerari. Ci spiega che alla fine dell’800 primi ‘900 un ragazzo di nove, dieci anni trascorreva dodici ore al giorno a lavorare in miniera. Persino negli anni’50, il periodo in cui si svolge questa storia, ragazzi ancora adolescenti portavano avanti la tradizione dei loro padri, dei loro nonni, continuando ad immaginare il futuro nelle miniere.

Un albo commovente da leggere ad alta voce con i figli più piccoli(ma non troppo) e ancora più interessante per i più grandi, per parlare di storia e raccontare ciò che è stato.